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Inervista a Flavio Vailati

flavio

SIGLATO L’ACCORDO QUADRO DI CONTRATTAZIONE ECONOMICA AZIENDALE VALIDO PER IL PERIODO 2010-2013

Si è conclusa, con l’approvazione unanime da parte dell’assemblea generale del 19 ottobre, la difficile vertenza che ha visto a lungo contrapporsi una serie di richieste avanzate dalla rappresentanza sindacale unitaria dei lavoratori nei confronti della direzione aziendale dell’ospedale San Raffaele.
Infatti, nella serata del 18 ottobre, alla fine dell’ennesima trattativa è stata siglata l’ipotesi d’accordo tra le parti.
Progressioni orizzontali e verticali, incentivi alla produttività, mobilità da e verso l’ospedale, verifica degli organici e migliori condizioni di lavoro erano i punti fondamentali attorno ai quali si è sviluppata la trattativa con la controparte.

E proprio circa gli sviluppi e l’esito finale di questa vertenza, abbiamo rivolto alcune domande a Flavio Vailati, dipendente del San Raffaele e membro del direttivo del nostro sindacato.

D: – Ci puoi raccontare brevemente come è andata?

R: – Beh, dobbiamo partire dai primi mesi dell’anno. E’ indubbio che la Rsu ha saputo coinvolgere i lavoratori attorno a problematiche molto sentite.

D: – Quali per esempio?

R: – Per esempio gli organici. Non è possibile che in molti reparti gli organici siano inferiori al numero previsto in caso di sciopero.
E ancora progressioni e incentivi. Alla fine del mese di febbraio 2010 la direzione non ci aveva ancora comunicato i dati economici relativi all’anno 2009.
A quel punto abbiamo richiesto, per il mese di aprile, l’erogazione del saldo incentivi pari a quello dell’anno precedente con una rivalutazione del 5 per cento dell’intera quota e il passaggio di fascia per tutti.

D: – E come si è arrivati fino a oggi?

R: – Abbiamo convocato assemblee, organizzato presìdi e cortei interni.
I temi sul tappeto erano parecchi. Oltre alla richiesta di aumenti salariali si ponevano le questioni degli organici, della mobilità da e per l’ospedale, del parcheggio per i dipendenti e non solo,
dei mezzi di trasporto, della mensa.
Temi, questi ultimi, che riguardano non solo i lavoratori del San Raffaele ma anche gli utenti, gli studenti e tutti coloro i quali abbiano la necessità di recarsi presso la nostra struttura.

D: – Certo non è stato proprio semplice. Ci sono stati anche scioperi?

R: – Vero, non è stato semplice. E poi sì, abbiamo scioperato.
Quello del 14 giugno, per esempio, è stato un momento importante di mobilitazione. Abbiamo raggiunto in corteo la stazione della metropolitana di cascina Gobba per ritornare poi nuovamente verso l’ospedale causando forti ripercussioni sulla viabilità della zona.
Le ragioni dello sciopero,come dicevo, erano il potenziamento dei mezzi pubblici, i costi del parcheggio multipiano, la regolamentazione delle sale operatorie, le progressioni orizzontali e verticali, gli incentivi alla produttività, gli organici e l’introduzione del sistema operativo SAP.

D: – Come vi siete rapportati agli utenti in occasione dello sciopero?

R: – E’ stato redatto un volantino, da parte della Rsu, nel quale si spiegavano agli utenti le nostre ragioni e ci si scusava per il disagio provocato. Infatti nel testo si poteva leggere “…Lo sciopero di oggi è anche nel Suo(dell’utente n.d.r.) interesse. Infatti tra le rivendicazioni principali c’è la richiesta di assunzione di personale…per fornirLe una buona assistenza…”
Il volantino terminava con la richiesta di solidarietà e l’invito a partecipare al presidio che precedeva l’inizio del corteo.

D: – E dopo questa mobilitazione?

R: – Il giorno 22 giugno è stata convocata una assemblea generale per valutare l’esito dello sciopero e decidere le iniziative future; nel contempo il silenzio dell’amministrazione si faceva sempre più assordante. E poi sono arrivate le ferie…

D: – Quando avete ripreso l’iniziativa?

R: – Abbiamo ripreso nel mese di settembre e proprio il giorno 15 è stata convocata una assemblea generale sui temi del passaggio di fascia, degli incentivi e del premio efficienza.
Poi ancora assemblee e iniziative in questo mese di ottobre anche perché il blocco dei salari a partire dal primo di gennaio 2011, previsto dalla manovra del governo, ci imponeva di chiudere la vertenza entro la fine di quest’anno.

D: – Dunque l’epilogo il 18 ottobre…

R: – Si, esattamente. In quella data è stata siglata l’ipotesi di accordo che il giorno successivo è stata approvata all’unanimità dall’assemblea generale dei lavoratori della sede di via Olgettina.
Si tratta di un accordo quadro in materia di contrattazione economica aziendale valido per il periodo che intercorre tra il primo gennaio 2010 e il trentuno dicembre 2013.

D: – Qual è il tuo parere, la tua valutazione, sul risultato raggiunto?

R: – La valutazione unanime di tutte le forze sindacali, presenti all’interno del San Raffaele, è sostanzialmente positiva. La direzione aziendale desiderava siglare un accordo che comprendesse un ambito temporale piuttosto ampio anziché concludere un’operazione di breve respiro.
A quel punto le nostre richieste, sostenute dalla volontà dei lavoratori, si sono articolate su diversi punti fondamentali che porteranno discreti vantaggi per tutti da qui al 2013.
Già dal primo dicembre di quest’anno, infatti, scatterà per tutto il personale una fascia economica.
E’ stata introdotta la partecipazione al valore della produzione (PVP) per una percentuale di circa lo 0,20 per cento da erogarsi nel mese di aprile di ogni anno con la possibilità di incremento in base al fatturato. Una seconda fascia economica verrà erogata a tutto il personale del comparto a partire dal mese di gennaio 2013. E di questi tempi un acccordo di questo genere non è cosa da poco.


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