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Lavoro, Ambiente, Solidarietà

Lavoro, Ambiente, Solidarietà
(Liberi Ancora di Sognare)

Perché la nascita di una nuova Confederazione Sindacale? Perché vogliamo sviluppare il nostro Sindacato a livello nazionale. Perché il nome Lavoro, Ambiente, Solidarietà? Innanzitutto la parola  Cobas” è ormai inflazionata, usata da troppi soggetti che molte volte intervengono come partito nel sociale, mentre noi siamo un Sindacato autonomo, soggetto di trasformazione della nostra società, indipendente dai partiti, dai governi e dai padroni.
“Lavoro” perché in questa fase di crescita del lavoro precario il lavoro è importante, sia per le nuove generazioni ma anche per la nostra visti i problemi per andare in pensione.
“Ambiente” perché il nostro Sindacato si è sempre distinto nelle lotte per uno sviluppo sostenibile, armonico con la natura e contro l’idea di sviluppo centrato sulla devastazione delle risorse naturali (voglio ricordare che in questi giorni ricorre il ventesimo anniversario della vittoria del referendum popolare sul nucleare).
“Solidarietà” perché in questa fase c’è molto bisogno di solidarietà tra le persone e il nostro Sindacato si è sempre distinto nella difesa degli ultimi (non é facendo leggi contro i lavavetri che si risolvono i problemi della sicurezza nelle nostre città). Il nostro Sindacato si é distinto anche nella difesa delle donne (come per Luigina Giliberti dell’Ansaldo sulla questione minigonna e sulle molestie sessuali da lei subite o su altre cause e lotte che abbiamo fatto con i nostri legali per la difesa della donna), nella denuncia di molestie e di discriminazioni che hanno subito i nostri iscritti e le nostre iscritte. Anche sul mobbing abbiamo lavorato molto insieme ai legali e insieme a un gruppo psichiatri, psicologi e medici del lavoro. Dopo la mia sentenza sul danno biologico abbiamo tentato di portare alla luce il fenomeno del mobbing con le lotte e i presidi. Alcuni medici hanno fatto relazioni pubblicate sul nostro giornale sindacale, strumento di informazione mensile molto apprezzato dagli iscritti. In uno slogan vogliamo raccogliere il nostro modo di essere:
Liberi Ancora di Sognare.
Esempio per tutti e la prospettiva sarà quella di raddoppiare gli iscritti nel 2008, aprendo in altre città e almeno in altre quattro nuove regioni.

Segretario nazionale Francesco Casarolli

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